Piccole
maggioranze, governi migliori?
Released
on: November 22, 2007, 7:38 am
Press
Release Author: Salvatore Viglia
Industry:
Government
Press
Release Summary: Per governare è meglio una maggioranza,
come suol definirsi, risicata a parte il ricatto da parte coscienze
“interessate” propense alle estorsioni politiche dell’ultima
ora?
Press
Release Body: Per governare è meglio una maggioranza, come
suol definirsi, risicata a parte il ricatto da parte coscienze “interessate”
propense alle estorsioni politiche dell’ultima ora? Vorrebbe
voler dire che la compagine governativa con pochi numeri, non può
sollazzarsi beandosi della propria forza. Oltre che meglio è
anche giusto.
Il momento di particolare globalizzazione ideologica-intellettuale,
a parte la becera retorica figlia del populismo più sfrontato,
non promette maggioranze di governo cosiddette ampie. In più,
queste ultime, garantiscono più che la stabilità,
la possibilità di legiferare attuando programmi a volte non
solo contro l’opposizione, ma anche contro schiaccianti evidenze
di scelte perniciose per il paese.
Stanti così le cose, sono auspicabili maggioranze con grandi
numeri? Senza contare che sono difficili, oggi, si potrebbero ottenere
solo con premi di maggioranza. La legge sottoscritta da Scelba in
questo senso, che introdusse il premio di maggioranza, fu definita
non a caso, legge truffa.
La logica era quella di considerarlo un bonus da “accordare”
a chi avesse vinto le elezioni anche se per un solo voto. In poche
parole, è un favore, una mera opportunità di fornire
ai vincitori delle elezioni un margine di maggioranza tale da assicurare
di resistere per tutta la legislatura. Un pacchetto di schede votate
da ipotetici fantasmi di elettori virtuali. Non va bene. L’unica
cosa sicura è che potrebbe agevolare atteggiamenti “inerti”
o troppo “vivaci” prerogative di governi irresponsabili.
Operare, lavorare, legiferare con l’angoscia dei numeri “risicati”,
non porrebbe continuamente un governo al cospetto delle sue responsabilità?
Non eviterebbe, peraltro, di commettere errori madornali e plateali
o, perlomeno, farebbe da freno inibitore a tentazioni impositive
ed autoritarie? Se una coalizione non ottiene, dall’esito
del voto politico, ampi consensi, se quel governo non potrà
contare su un numero di voti tali da farlo dormire tra due guanciali,
nessun volere politico, neanche divino, dovrebbe alterare i rapporti
di forza attraverso una “invenzione”, niente affatto
partecipativa, del premio di maggioranza. D’altronde, alle
Camere basta avere un voto in più per vedersi accolta la
propria proposta frutto di un programma elettorale accettato e votato
dagli elettori. Con il vantaggio di essere sempre sul filo del rasoio,
con la coscienza in mano e la paura di capitolare, anche se non
per senso civico ed etica dello Stato, non avremmo più certezza
sulle scelte, le meno dolorose possibili, le migliori attuabili
in ciascun momento decisionale? Voti “regalati” non
sono una forzatura, non accordano solo una certa onnipotenza mai
troppo auspicabile in un paese democratico?
Web
Site: http://www.politicamentecorretto.com
Contact
Details: Via Veneto 108,
00187 Roma (Italia)
Tel.
+39 06 42014545
Fax +39 06 42014549
avv.viglia@tiscali.it
Back
to previous page...
Back
to home page...
Submit
your press releases...
|